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Sinergie con il territorio

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Dai pazienti affetti da tumore al polmone ai loro caregiver, fino al grande pubblico: è la visione a 360° di WALCE ONLUS, l’associazione nata in seno al Dipartimento di Oncologia per realizzare attività di prevenzione primaria, informazione e supporto per i pazienti, lavorando in modo complementare e parallelo al SSN attraverso la condivisione di competenze ed esperienze differenti e il coinvolgimento attivo dei pazienti. 
Come fare da cittadini a proporre idee per ridisegnare gli spazi urbani, avviare iniziative civiche e migliorare la gestione dei servizi? A Torino è possibile grazie a FirstLife, il social network di crowdsourcing basato su mappa che ha l’obiettivo di stimolare e facilitare nuove forme di cooperazione tra attori privati e pubblici coinvolti in iniziative territoriali civiche, sociali, commerciali, con un focus particolare su inclusività e giovani, che diventano i protagonisti di nuovi modi di pensare la città.
Dal 2017 i Dipartimenti di Giurisprudenza, di Culture, Politica e Società e Psicologia, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, formano gratuitamente e supportano i tutori volontari di minori stranieri non accompagnati nell’ambito di una Convenzione interistituzionale promossa dalla Garante piemontese per l’infanzia e l’adolescenza. I “nostri” partecipanti costituiscono i migliori testimonial dell’utilità dell’iniziativa come strumento di inclusione sociale per i ragazzi e arricchimento personale per i tutori!
Il tema delle discriminazioni LGBTQIA+ è ancora attuale, nonostante la crescente attenzione per l’inclusione. Il progetto OnStage ha voluto contribuire alla co-costruzione di consapevolezza necessaria per contrastare le discriminazioni: attraverso una rassegna teorica interdisciplinare, interviste e laboratori, il lavoro di Social Community Theatre ha dato origine a un gioco teatrale in cui il pubblico gareggia amichevolmente reagendo a stimoli che allenano il pensiero critico. OnStage ha fatto il tutto esaurito nelle 5 edizioni realizzate tra il 2022 e il 2023.
Ispirandomi al progetto Mapping Dubliners, tramite Google Earth, ho realizzato una mappa della Torino di Primo Levi per svelare i luoghi legati al suo mestiere di chimico e di scrittore, alla sua educazione scolastica e universitaria e quelli citati nei suoi racconti e poesie. Un vero e proprio viaggio letterario ricco di citazioni, fotografie e approfondimenti per cogliere connessioni, scoprire nuove pagine di letteratura e guardare con lenti diverse luoghi familiari della città.
Può l’archeologia farsi ponte per coinvolgere e integrare comunità appartenenti a etnie e culture differenti?È l’obiettivo del progetto NuVola di Comunità: attraverso la visita all’area archeologica paleocristiana di San Secondo e al Museo Lavazza, le comunità dei quartieri torinesi Aurora e Barriera di Milano vengono raggiunte, accolte e rese parte dell’identità storica e culturale della città.Qui raccontiamo come l’iniziativa ha preso vita, dall’idea su carta al programma di Community Engagement di Lavazza, grazie alla collaborazione tra università, territorio e imprese.
Le “segnalazioni”, cioè le comunicazioni dirette ad autorità pubbliche relative alla violazione di diritti propri o di pari, sono strumenti importanti ma poco usati da parte di persone minorenni. Con il progetto Children Digi-CORE intendiamo sviluppare e promuovere uno strumento digitale per rispondere alla mancanza di tali segnalazioni e per favorire la partecipazione di ragazzi e ragazze all’esercizio dei loro diritti.
DAFNE (Decostruzioni Artistiche Femministe Non violentE) è un incontro collettivo sulle narrazioni mainstream patriarcali e dominanti presenti nella storia dell’arte, che normalizzano e romanticizzano scene di violenza e abusi nei confronti delle donne e dei gruppi sociali marginalizzati. L’obiettivo di DAFNE è proporre narrazioni femministe alternative. Il pubblico è parte attiva del processo di decostruzione e riflette sulla propria esposizione alla violenza di genere.
“Al giorno d’oggi la gente conosce il prezzo di tutto e non conosce il valore di niente”. Così sosteneva Oscar Wilde, nel romanzo Il ritratto di Dorian Gray del 1890, e forse possiamo dire che sia ancora così. Questo pensiero è stato il fulcro del mio lavoro di tesi di dottorato che si è poi trasformata in una rassegna culturale rivolta in particolare alle giovani generazioni, per capire insieme il prezzo e il valore che diamo alle cose, tra cambiamento climatico e giustizia sociale.
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