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Sinergie con il territorio

Qui trovi le collaborazioni tra UniTo e le realtà del territorio.
Seleziona l’ambito che ti interessa e lasciati ispirare per il tuo prossimo progetto!

Fonte per secoli di stupore e curiosità, ammirate come fenomeni rari o compatite dietro sorrisi sarcastici, le donne hanno frequentato l’Università: dalle pioniere del ‘7-800 alle più fitte schiere del secondo ‘900. Così inizia il podcast “Vengono e vanno sole” realizzato in occasione della Notte degli Archivi 2020.Qui vi racconto come, con l’irrompere della pandemia, ho modificato l’iniziale idea di una mostra in un progetto che ha dato voce, suono e musica a storie vere di donne che nello studio hanno trovato la via di emancipazione dal ruolo esclusivo di mogli e madri.
Tra i maggiori ostacoli alla diffusione di una cultura che veda le persone con disabilità come cittadini e cittadine al pari degli altri vi è la rappresentazione stessa della disabilità che, pur in buona fede, insiste sulla diversità e punta a suscitare compassione. Per superare questa visione abbiamo realizzato tre web serie che documentano percorsi concreti di vita indipendente. Il risultato? Oltre 30mila visualizzazioni e lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca. 
I desideri e i sogni sul proprio futuro di persone con disabilità raramente vengono accolti nello stesso modo di quelli degli altri. Eppure Gaia, 17 anni, aspirante maestra del nido con sindrome di down, ha potuto dar forma concreta al suo sogno grazie a un progetto di alternanza scuola lavoro che mette in pratica la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Se da più di un anno progetti e organizzi un nuovo festival su cibo, ecosistemi e cultura per creare una relazione diretta con il territorio e poi arriva una pandemia e il lockdown, cosa succede? Dapprima lo sconforto ti blocca e poi... decidi di trasformare il problema in opportunità!
Cosa provavano studiosi e antropologi che, per primi dopo millenni, posavano il loro sguardo su reperti e mummie dell’antico Egitto? Che immagine ci restituiscono di quella civiltà? E come vedono l’Egitto i giovani africani di oggi? A queste e ad altre domande prova a rispondere la mostra “Lo sguardo dell'antropologo”, che racconta le connessioni storiche e culturali fra il Museo Egizio e il Museo di Antropologia ed Etnografia di UniTo. 
Il museo archeologico di Baghdad (Iraq Museum) rappresenta una finestra sul passato del Vicino Oriente e sull’intera storia dell’uomo. Il museo, chiuso alle visite regolari dalla fine degli anni Ottanta ha subito gravi danni dopo il saccheggio del 2003. Nel 2015, grazie anche agli interventi italiani di riqualificazione è stato uno dei primi musei iracheni a riaprire al pubblico. Il progetto di riallestimento è stato coordinato e realizzato da archeologi e storici dell’Università di Torino, già attivi da decenni nel paese, con un apporto scientifico di primo rilievo.
Pensati per un pubblico ampio ed eterogeneo, Caffè filosofico, Stato dell’arte, Opera aperta, Zettel e Zettel Debate sono progetti che hanno come obiettivo lo sviluppo e la valorizzazione della filosofia e del dibattito filosofico relativo a temi di attualità, in linea con la vocazione alla responsabilità sociale ed educativa del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione (DFE) dell’Università di Torino.
Dalle vittime di tratta ai detenuti, dalle famiglie in difficoltà ai rifugiati richiedenti asilo, fino al mondo della disabilità: il programma clinico del Dipartimento di Giurisprudenza di UniTo opera sul territorio realizzando interventi a sostegno di soggetti deboli o vulnerabili, per rispondere alle istanze di giustizia sociale della comunità e promuovere in studenti e studentesse senso di responsabilità e pensiero critico.
Dai pazienti affetti da tumore al polmone ai loro caregiver, fino al grande pubblico: è la visione a 360° di WALCE ONLUS, l’associazione nata in seno al Dipartimento di Oncologia per realizzare attività di prevenzione primaria, informazione e supporto per i pazienti, lavorando in modo complementare e parallelo al SSN attraverso la condivisione di competenze ed esperienze differenti e il coinvolgimento attivo dei pazienti. 
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